Archivio per la categoria ‘curiosità’


Volevo oggi fare un complimento a questo sito: livemocha.

Si tratta di un  sito volto all’apprendimento gratuito delle lingue. Con livemocha io ho già preso lezioni di 3 lingue diverse. Se la formazione che fornisce è davvero da beginner, la cosa che apprezzo di più di questo sistema è il suo aspetto social. Infatti l’apprendimento si basa non solo su un sistema si insegnamento dall’alto al basso ma anche su una intensa attività si sharing. Il sito è secondo me strutturato molto bene da questo punto di vista. Ogni lezione è suddivisa in parti differenti:

1. imapara

2. revisiona

3. scrivi

4. parla

La cosa che io apprezzo è che ogni volta che si termina una di queste parti ( esclusa la prima) il sistema ti chiede di correggere uno degli esercizi che un altro utente ha fatto nella tua lingua. A sua volta, gli esercizi che tu stesso hai fatto saranno commentati e corretti anche da altri utenti madrelingua. Se poi non sei soddisfatto puoi chiedere a pagamento la correzione di un insegnante.

Basandosi sul principio che la lingua per essere appresa, non va solo studiata, ma va anche parlata, livemocha spinge lo sharing e la connessione tra gli utenti iscritti al sito, mettendo anche a disposizione un servizio di posta, commenti, amici e chat. Lo trovo un sistema davvero ben strutturato che vale la pena di provare. Inoltre ci sono continue possibilità di condivisione dei contenuti sulle varie piattaforme social.

Due critiche:

1. l’insegnamento della lingua potrebbe essere più approfondito e meno ripetitivo

2. gli interventi di promozione alla convisione potrebbero essere meno invasivi: infatti compaiono ogni volta finestre pop up che alla lunga, se sei concentrato sull’apprendimento, potrebbero risultare fastidiose interruzioni.


Riporto qui di seguito il comunicato ai lettori della celebre enciclopedia online Wikipedia, come riflessione sulle normative in merito alle intercettazioni.

“Cara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c’è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Il Disegno di legge – Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l’obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della “lesività” di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all’opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l’introduzione di una “rettifica”, volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l’intera pagina è stata rimossa.
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
Articolo 27

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»

L’obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell’Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l’abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell’onore e dell’immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall’articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all’arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per “non avere problemi”.
Vogliamo poter continuare a mantenere un’enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?
Gli utenti di Wikipedia”

Ma ci rendiamo conto?? La legge non dovrebbe essere ad personam e a volte purtroppo già lo è, ma si deve impedire che lo possa diventare anche la informazione!!!

Si prega di diffondere la comunicazione.


Ecco una buona spiegazione del nuovo Google Plus scritta da Wired.

Una volta dentro la sensazione è un po’ quella di chi passa da Windows a Mac: vai cercando i comandi familiari, anche perché la grafica per tutto è studiata tranne che per differenziarsi da Facebook. Impostato l’italiano come lingua principale (nome, impostazioni account, lingua), la base per la navigazione è la pagina Stream, l’equivalente della Home. La differenza con Facebook sta nella possibilità di selezionare le  Cerchie di contatti con i quali condividere lo status/la foto/il video/il link/la posizione. Una gestione, dunque, più oculata del contenuto messo alla mercé della Rete. La sezione Cerchie ha una pagina a sé ed è di facile utilizzo: inserendo i contatti nell’uno o nell’altro gruppo si fa ladivisione delle proprie conoscenze. Tanto per fare un esempio pratico, lo status ” finta febbre per stare a casa da lavoro e guardare Beautiful” lo si condivide con familiari, amici, compagni del liceo, compagni di calcetto e non con i colleghi (ma che differenza c’è con le liste di Facebook?). Fra le opzioni anche Following: ovvero le persone di cui non vuoi perdere gli status, Twitter docet. Le Cerchie per Google+ sono una costante: non esistono gli amici del tal contatto, ma i contatti all’interno delle sue Cerchie e, come in Facebook, le conoscenze in comune con il profilo che stai visitando. E’ possibile anche sapere in quale cerchia ti ha inserito un amico, con la conseguente consapevolezza che ti escluda da alcuni dei suoi aggiornamenti, diversamente da quanto si possa fare in Facebook. Le reazioni a quanto scrivono e condividono gli altri sono identiche a quelle del fratello maggiore targato Zuckerberg: tasto +1 (Mi piace), Commenta e Condividi. Come dicevamo in apertura , non è possibile scrivere sul profilo – la bacheca – dei propri contatti. Come nel caso di Twitter, la pagina personale di ogni iscritto coincide con l’ elenco dei suoi aggiornamenti. Per fare capolino in casa altrui, si può utilizzare la citazione: @nome e finisci anche sul suo profilo. Le notifiche sono del tutto familiari, iconcina rossa in alto a destra. Attraverso la pagina Foto si accede in un colpo solo a tutti gli album dei contatti.

 

link della fonte: http://daily.wired.it/news/internet/2011/07/04/recensione-google-plus-13367.html


Ecco un modo intelligente e furbo per creare una password assolutamente sicura ma facilmente ricordabile e applicabile a diversi siti con una piccola modifica.

Ottimo metodo!!!


Segnalo tramite Tiziano Fogliata questi nuovi servizi: il primo serve a collezionare dati in rete, il secondo a vedere che immagini e che dati formano la nostra identità virtuale

Evernote è uno di quei servizi, insieme a Dropbox, ai quali difficilmente riuscirei a rinunciare. E’ una gran comodità poter prendere comodamente appunti di testo, immagini o appunti vocali sull’iPhone e poterli ritrovare sincronizzati sul Mac o sul PC. Evernote ti consente di fare questo in maniera gratuita. Certo, è disponibile anche una versione Premium a pagamento, ma per le esigenze più comuni la versione gratuita è più che sufficiente.

Evernote dispone di client per Mac, Windows, iPhone, iPod Touch, iPad, Android, Blackberry, Palm, Windows Mobile, Sony Ericsson X Series ed è pure disponbile un client non ufficiale per Linux.

In questi giorni Evernote ha rilasciato un nuovo servizio chiamato Site Memory, che puoi utilizzare anche su questo blog attraverso il pulsante “Clip” che trovi alla fine di ogni post. Site Memory permette agli utenti di Evernote di salvare facilmente le pagine e i post preferiti di un blog all’interno del proprio account Evernote, in modo da avere sempre a portata di mano le informazioni che ritengono più rilevanti.

I vantaggi di Evernote però sono molteplici e forse limitati solo dalla fantasia degli utilizzatori. Puoi infatti utilizzarlo per scattare fotografie dei biglietti da visita, in modo da averli sempre a portata di mano. Puoi prendere dei veloci appunti vocali dal cellulare e riascoltarli non appena rientri in ufficio. Gli appunti catturati con i dispositivi dotati di ricevitore GPS possono inoltre essere geotaggati, permettendo di arricchire tali note con le informazioni geografiche del luogo nel quale sono state inserite.

ThinkUp è un’applicazione Open Source che consente di archiviare, esportare e consultare i dati che quotidianamente pubblichiamo all’interno delle varie piattaforme social come Twitter e Facebook. In futuro è previsto il supporto anche per altri servizi social.

Il progetto, ideato da Gina Trapani (fondatrice di Lifehacker), è liberamente scaricabile e installabile da chiunque disponga di uno spazio web che supporti MySQL 5 e PHP 5.2 ( con le estensioni cURL, GD e PDO MySQL abilitate).